Cartomanzia: in cosa consiste questa pratica divinatoria?

Cartomanzia: in cosa consiste questa pratica divinatoria?

La cartomanzia è un’arte che da secoli è capace di attirare l’interesse delle persone. Un punto di vista alternativo per esplorare in maniera creativa la quotidianità. In quest’ottica può essere interessante conoscere qualche dettaglio in più sulla storia, sulla tradizione e sulle caratteristiche che contraddistinguono questa attività. L’essere umano è curioso di natura e questo spiega il perché nel tempo siano stati creati giochi o si siano sviluppate pratiche divinatorie con cui cimentarsi nell’esplorazione della realtà da punti di vista particolari.

In questo variegato filone rientra la cartomanzia che si fonda sulla lettura dei tarocchi o delle carte tradizionali. Partendo da questi presupposti è semplice comprendere come una parte delle persone abbia interesse nello sperimentare questo metodo alternativo che si richiama comunque a simboli antichi.

Ecco allora che può rivelarsi interessante anche dal punto di vista socio-culturale conoscere le origini e la storia alla base della cartomanzia, per comprendere l’evoluzione che ha caratterizzato il fenomeno, facendolo pervenire fino ai giorni nostri.

È possibile trovare esempi di pratiche che oggigiorno vengono eseguite dai cartomanti su portali come cartomanziasvizzera.ch, che raccoglie interessanti approfondimenti sulle caratteristiche dei servizi messi a disposizione dai propri professionisti.

La cartomanzia e la somma di influssi differenti

Quando si parla di cartomanzia è perciò chiaro che si sta trattando di un argomento che trae fondamento da tradizioni e abitudini del passato. Tuttavia, la nascita della cartomanzia e l’impiego delle carte per esplorare le tematiche umane è incerta dal punto di vista delle date.

Quel che si sa è che l’arte affonda i natali almeno attorno nel sedicesimo secolo. A questo riguardo però è curioso notare come alcuni strumenti o metodi affini a essa erano già conosciuti ai tempi degli egizi e dei sumeri.

Più che la data certa allora è interessante notare come all’interno delle carte si possano rintracciare simboli e richiami a culture anche distanti fra loro. Questo può essere significativo anche per imparare a conoscere più nel dettaglio le figure e gli archetipi che accomunano i diversi mazzi.

A tal proposito, le teorie in merito si sono articolate su più filoni. Motivo per cui esiste a tutt’oggi l’incertezza sulle varie combinazioni che hanno portato alla nascita dei mazzi odierni. Da un lato infatti le carte potrebbero essere una derivazione del gioco cinese del domino oppure essere correlate alla cultura dell’Antico Egitto. La particolarità è dettata comunque dal fatto che grazie alla diffusione che ebbero queste pratiche, le carte stesse hanno subito influssi da tutto il mondo.

All’interno quindi si potrebbero rintracciare richiami oltre che alle popolazioni più antiche anche a nazioni quali la Francia, la Germania, la Spagna. Tenere presente queste informazioni aiuta a prendere confidenza con i meccanismi che hanno portato alla creazione dei principali mazzi attualmente in circolazione.

I mazzi di carte: lo strumento principale della cartomanzia

A ben vedere sono state proprio le interazioni con abitudini e immaginari culturali differenti a dare vita alle figure che compongono i mazzi di carte.

Lo strumento può perciò essere interpretato come un prodotto culturale e questa concezione permette di comprendere la successiva divisione delle correnti associate.

Nella pratica si può infatti distinguere in via principale un insieme ben definito di tipi di mazzi che si richiamano a filoni diversi.

In cartomanzia allora è possibile avvalersi ad esempio dei tarocchi di Marsiglia, caso emblematico e sotto un certo punto di vista originario da cui poi hanno preso forma i successivi. La caratteristica principale è collegata al simbolismo di facile lettura e alla presenza di figure dai colori sgargianti i cui dettagli sono enfatizzati.

Un’altra possibilità associata rimanda ai Tarocchi Rider-White. Per la loro chiarezza e semplicità, queste carte sono consigliate soprattutto a coloro che hanno iniziato da poco a scoprire il mondo della cartomanzia.

I colori risultano luminosi e si richiamano a spazi aperti dove viene messa in primo piano la figura principale sul quale concentrarsi. Proseguendo, poi, meritano una menzione speciale i tarocchi del Mantegna e quelli di Crowley. I primi si contraddistinguono per la bellezza delle rappresentazioni e sono ancora oggi oggetto di studio da parte di molti appassionati. I secondi, invece, si ricollegano al filone inglese e presentano una simbologia molto ricercata.

 

 

 

 

 

Beatrice