L’istituto con il paniere: di cosa si occupa l’ISTAT? Qual è la sua storia?

L’istituto con il paniere: di cosa si occupa l’ISTAT? Qual è la sua storia?

L’informazione demografica di un paese è un’informazione molto importante, soprattutto per gli enti territoriali e anche lo Stato in cui questo paese si trova. Più la crescita è alta e più si può capire che quel paese ha grandi possibilità economiche, lavorative e anche con grandi opportunità di vita maggiori, mentre chi ce l’ha basso bisogna provvedere al benessere della popolazione.

Alcuni di questi studi vanno controllati attraverso specifici grafici chiamati a torta, a colonne, a linee, ect.

In poche parole questi grafici controllano l’andamento della popolazione di uno o più paesi e dà informazioni riguardo il benessere e la possibilità di un aumento delle persone e può anche prevedere un brusco calo.

Ma chi si occupa di questi grafici?

Di cosa si occupa l’ISTAT?

Per rispondere bene alla domanda di sopra bisogna sapere che chi calcola e chi gestisce questi calcoli per poi controllare l’andamento di un paese, valutando poi se ha bisogno di aiuto da parte dello Stato o meno, è l’Istat.

Questa parola è l’acronimo di Istituto Nazionale di Statistica Territoriale, in parole povere è un ente che si occupa di varie informazioni e statistiche con cui si riesce a capire meglio le condizioni di benessere o malessere di uno o più paesi e cosa si può fare in caso di risultato negativo.

I censimenti più importanti riguardano l’istruzione, i servizi dedicati alla persona, l’agricoltura, il lavoro e anche l’economia, in base a varie indagini e studi si può anche capire qual è il paese migliore dove vivere e anche perché, soprattutto se il lavoro è la fonte di maggior reddito di una famiglia.

I dati vanno tenuti aggiornati almeno mese per mese, soprattutto poi se ci troviamo di fronte a particolari momenti che prevedono uno stato di malessere generale, come ad esempio adesso che si sta combattendo contro questo virus che sta colpendo molte persone e ne contagia ogni giorno.

Qual è la sua storia?

La storia del primo ISTAT italiano è da ricercare nel lontano 1926.

Nacque a Roma e si trova ancora oggi nel palazzo in Via Cesare Balbo 16.

Esso fu fondato inizialmente come Istituto Centrale di Statistica grazie alla legge del 9 luglio n° 1162 nata sempre durante il 1926; all’inizio serviva come sostituzione l’ente di statistica generale che se ne occupava il Ministero dell’agricoltura.

Poi venne dato nelle mani docente universitario e statistico Corrado Gini che riuscì a controllare in modo perfetto le varie informazioni del popolo italiano negli anni, ne costatò un aumento durante gli anni ’30 ed una brusca caduta durante gli anni ’40 a causa della Seconda Guerra Mondiale.

I dipendenti che lavorano in quest’ente sono circa 175, mentre l’organizzazione principale è formata dai seguenti personaggi:

  • Presidente: nominato dal Presidente della Repubblica, il primo fu Corrado Gini mentre ora è Gian Carlo Blangiardo.
  • Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica: formato da 15 membri tra cui il Presidente, 4 rappresentanti da altre amministrazioni statali, 2 rappresentanti del Ministero dell’economia e delle finanze, 1 membro designato dal presidente di Unioncamere, nominati dal Presidente del Consiglio su proposta del Presidente dell’Istat, 2 esperti scelti tra i professori di ruolo di materie statistiche, economiche e affini,  2 rappresentanti di enti pubblici e 3 membri dalle regioni e amministrazioni locali italiane, nominati dalla Conferenza unificata.
  • Consiglio: formato dal Presidente e da altri 4 membri, 2 scelti dal Presidente del Consiglio e gli altri dal Comitato di indirizzo.
  • Collegio dei revisori dei conti: formato da 2 supplenti nominati dal Presidente del Consiglio e 3 membri fissi.

Federica