Coordinatore infermieristico stipendio: a quanto ammonta? Di che cosa si occupa e come diventarci?

Coordinatore infermieristico stipendio: a quanto ammonta? Di che cosa si occupa e come diventarci?

Il mondo delle professioni sanitarie è, a conti fatti, una dimensione lavorativa in cui le opportunità fioccano. Difatti, qualunque sia il ruolo prescelto, c’è la possibilità di intraprendere un percorso di crescita in grado di condurre il diretto interessato a degli standard operativi di livello assoluto. Ovviamente, il tutto va implementato con le conoscenze del caso e con determinate soft skill funzionali per la gestione di una dinamica piuttosto che un’altra. Come nel caso del coordinatore infermieristico, uno step avanzato della professione dell’infermiere la cui incidenza ha dei risvolti ampiamente positivi sul concetto odierno di management sanitario.

Gli inizi da infermiere

Prima di arrivare ad una spiegazione esaustiva della figura del coordinatore infermieristico, occorre soffermarsi sulla natura dell’infermiere nelle sue funzioni di base. La laurea in Infermieristica permette di esercitare in ogni parte del globo senza alcuna formalità. Trovare un’opportunità di inserimento, quindi, è abbastanza semplice – a patto, però, che si allarghi la propria visuale verso proposte provenienti non solo da regioni diverse da quella di residenza ma anche dall’estero. Per quanto riguarda i contesti in cui è possibile operare, si ha a che fare con una platea di scelte comprendente le università, il servizio sanitario nazionale, le agenzie per la formazione ed altri enti regionali e ministeriali.

Tuttavia, se l’infermiere di turno vuole seguire una strada diversa da quella appena elencate, può valutare di accrescere il proprio background accademico conseguendo una laurea magistrale o un master universitario. In riferimento a quest’ultimo, deve essere di primo livello qualora ci sia l’intenzione di di interfacciarsi con un aspetto manageriale della professione – come, per l’appunto, il coordinatore infermieristico – o con altre branche quali il tutoraggio, l’infermieristica legale e forense, l’area critica, la pediatria, la psichiatria, l’infermieristica di famiglia, la cronicità, la vulnologia e molte altre ancora.

Coordinatore infermieristico: cosa fa e quanto guadagna

Una volta conseguito il predetto master, si può tranquillamente lavorare in qualità di coordinatore infermieristico. A seconda delle proprie attitudini caratteriali e pratiche, possono essere mantenute alcune funzioni cliniche che fanno leva su un’esperienza che deve essere almeno triennale all’interno del proprio settore di riferimento. Questo requisito, come gli altri, è fondamentale per accedere ad una professione votata alla leadership e alla gestione ottimale delle risorse umane e materiali del proprio reparto. Pertanto, prima di avvicinarsi ad una prospettiva del genere, occorre comprendere bene quali sono i propri punti di forza al fine di evitare rendimenti al di sotto delle aspettative.

Dopo aver sviscerato le prerogative principali di questo ruolo, bisogna soffermarsi sull’aspetto economico, un parametro che può fare la differenza sia in un senso che nell’altro. Lo stipendio di un coordinatore infermieristico con 3 anni di esperienza si aggira sui 1.480 euro mensili, mentre se si vanta un curriculum con un trascorso lavorativo di spessore (4-9 anni di esperienza), ci si può aspettare un guadagno mensile pari a 1.550 euro mensili. Un coordinatore infermieristico con 10-20 anni di esperienza arriva fino a 1.900 euro al mese, mentre un professionista a fine carriera con oltre 20 anni di esperienza può percepire una retribuzione media mensile che si aggira sui 2.030 euro.

Daniele