Gambling: tra gli effetti della pandemia la crescita del gioco illegale

Gambling: tra gli effetti della pandemia la crescita del gioco illegale

Gli effetti negativi della pandemia riguardano anche il settore del gioco legale che, stando al rapporto realizzato da Lottomatica in collaborazione con il Censis, in questi ultimi anni ha registrato un trend negativo, aprendo la strada all’illegalità.

Infatti, il gioco d’azzardo legato alla criminalità ha fatto registrare 18 miliardi di euro nel 2020, con un incremento di 6 miliardi rispetto all’anno precedente. Le pesanti restrizioni attuate dal Governo per cercare di arginare l’epidemia di Covid, hanno portato molti giocatori a migrare verso piattaforme illegali, come è evidente anche dall’aumento esponenziale delle operazioni di polizia, arrivate a 145, volte a contrastare le bische clandestine. Questo ha portato anche ad un importante aumento del numero di persone denunciate per reati attinenti al gioco d’azzardo.

Se, come ribadito anche da Paola Severino, docente di Diritto penale presso l’Università Luiss Guido Carli, il proibizionismo ha già dimostrato di non servire a nulla, è necessario creare le condizioni affinché si sviluppi una cultura del gioco che consenta di divertirsi all’interno dei limiti normativi attuati dal Governo.

Tutelare il gioco legale per contrastare la criminalità

Secondo quanto emerso dallo studio condotto da Lottomatica insieme al Censis, appare evidente come la sola soluzione realmente utile per cercare di arginare il pericoloso fenomeno del gioco clandestino sia proprio quella di promuovere una figura di supervisore, con cui favorire un ambiente sano e sicuro, dove le persone possono giocare nel pieno rispetto della legalità.

Come si legge anche su Casinomonkey.it, nella foto presa da Lottomatica sarebbe lo Stato a dover svolgere questo ruolo chiave nel contrastare l’illegalità e favorire delle modalità di gioco sicure per gli utenti. Non a caso l’83,6% dei partecipanti allo studio ha dichiarato che dovrebbe essere proprio il Governo ad occuparsi e a monitorare la galassia del gioco in modo da limitare le attività relative a giri d’affari legati alla criminalità.

Altrettanto significativo è il numero di persone intervistate, il 59,8% della totalità, che ritiene molto pericoloso, oltre che inutile, limitare il gioco legale: il rischio, infatti, è quello di portare le persone ad affidarsi a modalità clandestine che sono estremamente pericolose.

Se, quindi, da una parte, il gioco è spesso visto come una dipendenza da arginare, dall’altro lato il 66,8% degli intervistati ritiene che vietare il gioco d’azzardo porterebbe ad un aumento considerevole del ricorso a metodi illegali, senza nessuna utilità nell’accompagnare il giocatore in un percorso di progressivo affrancamento dal gioco compulsivo.

L’importanza del concessionario per favorire la legalità

All’interno di questo complesso scenario, un ruolo importante nella lotta all’illegalità è quello svolto dal concessionario, ovvero da quella figura che, sotto indicazione dello Stato, organizza e gestisce il gioco legale.

Attualmente, in Italia sono 300 i concessionari che dispongono dell’autorizzazione a operare: è proprio a loro che fanno riferimento tutti le imprese di gestione e i punti vendita presenti sul territorio.

Il concessionario, dunque, ha l’importante compito di vigilare sul pieno rispetto delle regole emanate dall’apparato legislativo e di tradurle secondo i propri obbiettivi aziendali. Un incarico, quindi, decisamente non semplice: ecco perché è necessaria la presenza di gruppi dalla solida esperienza che sappiano sempre tenere presente il duplice ruolo che sono tenuti a portare avanti.

Solo agendo parallelamente su tutti questi fronti, sarà quindi possibile iniziare a invertire la tendenza che ha favorito la crescita dell’illegalità nel corso degli anni di pandemia.

Beatrice