Lauroceraso velenoso: cosa si sa di questa pianta? Dove si trova?

Lauroceraso velenoso: cosa si sa di questa pianta? Dove si trova?

Il Lauroceraso è una pianta simile all’alloro, che produce bacche di colore viola o blu scuro. In Italia viene particolarmente utilizzata per siepi ed aiuole, ma non tutti sanno che le sue bacche sono altamente velenose.

Il Lauroceraso è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Rosaceae, e viene utilizzato per scopi ornamentali. Si discosta dall’alloro per piccoli dettagli nelle bacche e nelle foglie. Queste ultime, infatti, sono di colore più chiaro e di forma più allungata.

La pianta è a crescita media, e si allunga di circa 50cm ogni anno. Questa caratteristica la rende ideale per essere utilizzata come siepe.

Un’altra caratteristica che la rende una pianta da siepe molto apprezzata è quella di resistere alle gelate e agli inverni rigidi.

Lauroceraso: coltivazione

Il Lauroceraso è una pianta sempreverde di facile coltivazione. Particolarmente rustica, tollera bene il caldo e periodi di siccità, così come il freddo e le gelate.

Resiste facilmente a temperature molto rigide, sopravvivendo anche nel caso in cui si arrivi a -20°C.

Richiede irrigazioni costanti, ma può resistere anche a periodi in cui queste vengono a mancare.

Resiste bene anche agli attacchi dei parassiti, che se ben sviluppata, difficilmente la debilitano. La malattia più frequente è quella da cocciniglia.

La pianta si mette a dimora in autunno, e può essere portata in primavera e autunno. A causa della sua crescita consistente (circa 50cm annui), la pianta può essere sottoposta anche a forti potature, fino a 40cm.

Se la pianta viene irrigata costantemente, può resistere bene anche in caso di siccità prolungata. Per glie esemplari maturi è sufficiente un’irrigazione settimanale, mentre per quelli più giovani il terreno non deve mai essere completamente asciutto.

Lauroceraso velenoso: quali parti sono tossiche e per chi

Nel lauroceraso risultano velenose sia le foglie, sia le bacche. Queste contengono acido cianidrico, una sostanza molto tossica per l’uomo. Questa, se ingerita, provoca una serie di sintomi a carico del sistema gastrointestinale. Si riscontrano vomito, nausea, diarrea, salivazione eccessiva.

Se ingerita in dosi minime non si verifica la morte.

La pianta è particolarmente tossica anche per i nostri cani e animali domestici, a causa dell’alto contenuto di glucosidi. Anche in questo caso si verificano una serie di sintomi a carico del tratto gastrointestinale, e convulsioni. In alcuni casi può verificarsi la morte, ma dipende dalle quantità ingerite.

I fiori bianchi che produce, inoltre, sono molto repellenti per tutti i tipi di animali, a causa del loro odore forte e intenso, sgradevole anche agli umani.

 

Arianna