Come nasce un cancro: il cambiamento di una cellula

Come nasce un cancro: il cambiamento di una cellula

Il cancro non può in alcun modo essere classificato all’interno di un’unica malattia, ma appartiene a tante patologie differenti che rientrano sotto questo nome collettivo. Ogni cancro che si manifesta può avere cause differenti, può colpire diversi tessuti o organi e richiedere allo stesso tempo diversi esami diagnostici e attività terapeutiche. Nonostante ciò, esistono delle caratteristiche generali che accomunano tutte le tipologie di cancro, che consentono di dare a queste differenti malattie una descrizione universalistica, almeno in un versante generale. Nel nostro corpo normalmente le cellule si moltiplicano, proliferano, seguendo uno schema abbastanza chiaro. Se per esempio ci tagliamo, le cellule della nostra pelle iniziano a moltiplicarsi fino a rimarginare completamente la ferita, per poi arrestarsi. Ma cosa caratterizza l’inizio e la fine di questa crescita? La sequenza del nostro DNA contiene istruzioni specifiche per realizzare proteine in grado di eseguire tantissimi processi cellulari. Questo però avviene in condizioni standard: una cellula tumorale invece, è una cellula profondamente alterata. La cellula impazzisce ed inizia a moltiplicarsi in una maniera insolita. Le mutazioni finiscono per accumularsi nel tempo, causando un processo tumorale lungo e faticoso.

Un ambiente confortevole

Per proliferare un tumore ha bisogno di un ambiente favorevole, un microambiente in cui tutte le sostanze come i radicali liberi, possono accumularsi favorendo il danneggiamento del DNA delle cellule. Il microambiente generalmente provoca ostacoli all’interno sistema immunitario, infatti il tumore realizza sostante che indeboliscono le cellule che solitamente sanno difendersi, alterandone il comportamento. Piuttosto che lavorare come soldatini, i globuli bianchi agevolano la sopravvivenza e la crescita delle cellule mutate, incrementando la formazione di nuovi vasi sanguigni. I nuovi vasi sono fondamentali per la sopravvivenza del virus, altrimenti il tumore senza l’ossigeno e i giusti nutrienti, morirebbe.

Le metastasi: cos’è?

Tutte queste informazioni, senza gli anni di ricerca che ci sono alle spalle, sarebbero del tutto irraggiungibili. Per questo motivo realtà come quella di Sergio Lombroso si impegnano nel finanziamento di borse di studo per la ricerca sul cancro: finanziare la ricerca dovrebbe essere nell’interesse di tutti che, nel piccolo, possono contribuire a scoprire nuovi meccanismi del nostro corpo per debellare malattie secolari.

La metastasi è spesso sempre presente nell’immaginario comune quando si parla di cancro. Solitamente le cellule di un tumore tendono a proliferare in maniera crescente, provocando così la nascita della metastasi. Una notevole differenza però c’è tra un tumore maligno e benigno: soltando nel tumore maligno alcune cellule si staccano, invadendo i tessuti vicini, fino a migrare dall’organo di origine per colonizzare altre zone dell’organismo. In questo scenario la metastasi è lo step più inoltrato della malattia, nonché la causa del 90% delle morti per cancro. Di fronte questi dati la ricerca risulta indispensabile, per un contrasto preparato ed una possibile, futura, sconfitta del cancro.

Claudio