Economia globale a rischio bolla: c’è troppa liquidità

Economia globale a rischio bolla: c’è troppa liquidità

bolla finanziariaTutto sembra filare per il verso giusto: lo spread di Italia e Spagna che torna su livelli di assoluta tranquillità, il dollaro che si rafforza sull’euro e le borse che sembrano voler ridare fiducia all’economia (si veda la collocazione record di Alibaba). Insomma tutto sembrerebbe far pensare ad un periodo di relativa tranquillità se non fosse per la voce fuore dal coro del ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, che lancia l’allarme di una possibile bolla finanziaria.

Secondo Schaeuble questa apparente tranquillità è dovuta ad un eccesso di liquidità che potrebbe far scoppiare, a breve, una vera e propria bolla. D’altronde il ministro tedesco non è il solo a pensarla così. Anche altri economisti stanno mettendo in guardia i leader dei paesi della zona euro dal farsi prendere da facili entusiasmi.

La situazione di apparente tranquillità non deve distrarre dal raggiungimento degli obiettivi perchè se è vero che lo spread è tornato sotto controllo è altrettanto vero che l’economia reale arranca. Spagna, Italia ma, anche, paesi come la Francia continuano a soffrire una stagnazione dei consumi senza precedenti.

Senza considerare il problema della disoccupazione che nell’Ue viaggia abbondantemente sopra al 10% (decisamente più alta quella giovanile), un valore ancora troppo alto per poter rilanciare i consumi. Non a caso le misure introdotte recentemente dalla Bce di Mario Draghi fanno ben capire quanto possa essere ancora grave la situazione e quanto il rischio deflazione sia alle porte.

Ed è proprio la deflazione il pericolo numero 1 che minaccia di affossare il vecchio continente. Il rischio è che un periodo di deflazione possa dare il colpo di grazia alle aziende facendo materializzare di colpo uno scenario apocalittico con la disoccupazione che schizzerebbe su valori fuori controllo.

Un rischio che nessuno vuole prendersi e che la Bce combatterà con tutti i mezzi a disposizione. Insomma per il momento, forse, ci conviene prendere atto del l’ottimo valore dello spread dei titoli di stato e continuare ad andare avanti senza abbassare la guardia perchè di lavoro ne abbiamo ancora tanto da fare in Europa.

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